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venerdi 11/03/2016

Concerto Diamanda Galas

CONCERTO DIAMANDA GALAS all'AUDITORIUM MANZONI di Bologna

INIZIO. ore 21

prevendita ticketone 35 euro + d.p.

INTRO

Torna in Italia una delle voci che ha osato le sperimentazioni più ardite.

Nel pantheon delle grandi voci femminili del XX secolo, il nome di Diamanda Galás rappresenta la brillantissima stella oscura. Nessuno più di lei è riuscito a portare lo strumento naturale per eccellenza verso lande di tormentata espressività e lancinante compartecipazione ed ha saputo realizzare un linguaggio vocale-musicale tanto eclettico, di così ampio respiro, per un così alto numero di opere.

Il concerto proporrà un’affascinante panoramica delle sue composizioni più famose, da “La serpenta canta” fino ai brani dedicati alla figura di Pierpaolo Pasolini.

Questa diva dai molteplici linguaggi, dalla disperazione lirica alle brillanti momentanee redenzioni, presenta i messaggi delle affascinanti anime perdute della poesia e della canzone internazionale – manifesti del tormento e della redenzione.

BIO

Diamanda Galás cresce a S. Diego da genitori di origine greco – ortodossa.
Sono proprio loro ad indirizzarla alla musica, assecondando la sua naturale inclinazione.
Fin dalla più tenera età ha studiato il pianoforte e, successivamente, ha sperimentato molteplici forme musicali, perfezionandosi all’Università della California.
Poco più che ventenne, sperimenta quello che lei chiama “il suo lato oscuro”, che sarà fonte di ispirazione per i suoi lavori futuri.
Dopo la laurea, si reca in Europa, dove si esibisce per la prima volta al Festival di Avignone nel 1979. Il compositore Vinko Globokar, sentendo una registrazione della sua prima apparizione pubblica, la vuole come protagonista della sua opera Un Jour comme un autre, basata sulla documentazione raccolta da Amnesty International sull’arresto e le torture subite dalle donne turche.
In seguito, su invito di Rene Gonzales, direttore del Teatro Underground Gerard Philippe Saint Denis, Diamanda Galás si reca a Parigi per presentare i suoi lavori Wild Women with Steak Knives e Tragouthia apo to Aima Exon Fonos (Canzone del sangue di coloro che sono morti assassinati).
Successivamente si esibisce anche in molti festival europei, tra cui il Donaueschingen, Inventionen, la Biennale di Parigi, Musica Oggi, e il Festival della Voce.
Il primo album The Litanies of Satan esce nel 1982 e include un testo di Charles Baudelaire in lingua francese. Il brano Panoptikon è ispirato ad un progetto di Jeremy Bentham del 1843 per un carcere di massima sicurezza. Le parole della canzone evocano il punto di vista del prigioniero e diventano un grido di terrore alla prospettiva di una morte imminente e una preghiera per la liberazione.
Gli scritti di Jack Henry Abbot “Nel ventre della Bestia” ispirano il pensiero della Galás su quello che è l’inferno della prigionia. Ad Abbot dedica questo album.
La trilogia Masque of the Red Death, poi intitolata Plague Mass, si sviluppa a San Francisco nel 1984.
Come in molte delle sue opere, anche in questa trilogia Diamanda esprime i suoi sentimenti di sfida all’ingiustizia e insiste nell’ideale che l’arte deve avere un significato più profondo in ogni livello dell’esistenza.
Era praticamente inevitabile che la sua opera più importante avesse come soggetto l’AIDS.
Diamanda trae come spunto il racconto di Edgar Allan Poe, Masque of the Red Death, e ne fa un requiem per tutti coloro che sono morti o stanno morendo di AIDS.
Per il primo album The Divine Punishment trae spunto da brani di testi religiosi, in particolare del Vecchio Testamento; per il secondo The Saint of the Pit, si ispira alle opere del poeta decadente Charles Baudelaire; per il terzo album You must be certain of The Devil, l’ispirazione è fornita dai canti gospel e spirituals degli schiavi negri .
Dopo diverse esibizioni negli Stai Uniti, Svezia, Olanda, Italia, Spagna e Germania, l’artista viene ufficialmente premiata per Masque of the Red Death alla Queen Elizabeth Hall di Londra nel 1989.
Nel 1990 Diamanda Galás aggiunge alla trilogia il pezzo There are no more tickets to the Funeral
Inoltre, presenta la nuova versione estesa di Plague Mass nella Cattedrale di S. Giovanni a New York.
Durante lo stesso anno, si esibisce anche a San Francisco alla Conferenza Internazionale sull’AIDS, a Barcellona al Festival Olimpico, a Berlino, al Festival di Helsinki e al Festival delle Colline in Italia.
Nel Febbraio 1992 Diamanda Galás presenta per la prima volta al Kitchen di New York il pezzo Vena Cava.
Nel 1993 Diamanda apre il Serious Fun Festival al Lincoln Center presentando per la prima volta il dramma in atto unico Insekta. Ne seguirà un tour mondiale attraverso gli Stati Uniti e l’Europa.
Nel settembre dello stesso anno esce anche l’album Vena Cava, basato sui testi di Philip Dimitri Galás, fratello di Diamanda, nonché compositore e poeta, morto di AIDS. Rispetto ai lavori precedenti, Vena Cava è un’opera più personale e introspettiva, ma che, tuttavia, conserva il senso di panico e di protesta presente in tutto il repertorio della Galás.
Nel febbraio 1994, Diamanda inizia la sua collaborazione con il bassista dei Led Zeppelin John Paul Jones e con il batterista degli Attraction’s Pete Thomas. Il risultato di questa collaborazione è The Sporting Life , uscito con l’etichetta Mute e i singoli Do you take this man, Tony e You’re mine nonché i rifacimenti della bellissima Dark End of the Street di Percy Sledge e il blues Last man down.
Schrei X Live/Schrei 27 viene realizzato durante la trasmissione radiofonica Schrei 27 , dove l’artista si è esibita in alcuni brani nell’arco di 27 minuti.
Malediction and Prayer , opera solista che la vede accompagnata solo da un pianoforte, viene presentato per la prima volta il 14 ottobre 1996 al London Royal Festival Hall.
L’album si propone come un ciclo di canzoni in cui Diamanda Galás utilizza testi di Baudelaire, Pier Paolo Pasolini e Miguel Mixco e canzoni di Son House, Johnny Cash e Phil Ochs.
Nell’autunno del 1996 la casa editrice londinese Serpent’s Tail pubblica il primo libro di Diamanda Galás The Shit of God. Il testo si presenta come la cronaca letteraria del suo lavoro negli ultimi dieci anni.
L’11 settembre 1999 Diamanda Galás presenta a Gravensteen in Belgio il brano Defixiones, Will and Testament. Defixiones fa riferimento agli epitaffi delle tombe dei morti in Grecia e in Asia Minore, Will and Testament, si riferisce alle ultimi desideri di coloro che sono morti in circostanze innaturali.
L’album include musiche basate sui testi del poeta soldato armeno Siamanto, del poeta franco – belga Henri Michaux, del poeta Siro-libanese Adonis e sulle canzoni di Sotiria Bellou, di testi popolari della musica greco-armena, di blues dei gruppi americani Blind Willie Johnson, Son House e Blind Lemon Jefferson.
Defixiones, Will and Testament è dedicato alle vittime dimenticate dei genocidi avvenuti in Armenia ed in Anatolia dal 1915 al 1922.
La sua bellissima voce, dotata di una gamma di quattro ottave, penetra come vento nelle ossa.
In Italia, Diamanda Galás si è concessa di rado lunghe tournée.
Franco Battiato, direttore artistico de “Il Violino e la Selce”, uno dei festival più importanti che il Comune di Fano organizza dal 1996, ha prodotto nell’ultima edizione del 2001 una sua opera in anteprima mondiale e per una sola rappresentazione.
Nel maggio 2002 il grande Auditorium di Roma (progettato da Renzo Piano), inaugurato da pochi mesi, ospita la prima tappa del nuovo concerto che ricostruisce attraverso la scelta dei brani, una sorta di percorso cronologico di tutto il lavoro dell’artista.
Il 13 giugno 2004 Diamanda Galàs porta per la prima volta in Italia, al Teatro Comunale di Ferrara all’interno della rassegna Aterforum Festival, il programma “Defixiones, Will and Testament”.
A gennaio 2005 torna in Italia e a Roma, nell’ambito della rassegna “It’s Wonderful” curata dall’Accademia Santa Cecilia, presenta il programma “Songs of Exile”, tratto dall’album Defixiones, will and Testament”.
Segue a luglio 2005 la partecipazione al festival “La Milanesiana” in una serata dedicata al tema dell’esilio, accanto al poeta siriano “Adonis”.
A settembre 2005 Diamanda Galàs è stata ospite di due importanti festival italiani “Settembre Musica” di Torino e “Ancona Klezmer Festival”.
A novembre 2006 ritorna a Milano nella rassegna dell’Auditorium Verdi e a Bari, ospite del Time Zones Festival.
Nel 2007 Diamanda Galàs torna in Italia due volte: la prima a maggio su invito del Festival L’Altro Suono di Modena e poi nuovamente a settembre su invito del Festival della Letteratura di Mantova, per il quale prepara un programma ad hoc.
Il 31 marzo 2008 è uscito il suo nuovo disco Guilty Guilty Guilty, che contiene alcune delle sue liriche più conosciute ed apprezzate, tra le quali Amours Perdus (Juliette Greco), You Never Know What Love Is (Chet Baker), La Chanson de Vieux Amantes (Jacques Brel), A Soul That’s Been Abused (Hubert Sumlin),You’re My Thrill (Peggy Lee) e The Autumn Leaves.
Dal 2009 al 2010, Diamanda Galàs è in tour con il nuovo programma di concerto “Your kisses are like fire”.
Nel 2011 presenta il suo ultimo lavoro “The refugee” al Festival Mito a Milano.
Nella primavera 2012, in anteprima mondiale per lo SPILL Festival of Performance di Robert Pacitti, il Barbican Centre ha ospitato per due giorni consecutivi il corto Schrei 27, primo “film” ufficiale di Diamanda Galàs, ideato e realizzato a quattro mani con il regista di Brindisi Davide Pepe.
Nel corso del 2015-2016 presenterà il suo nuovo progetto “Das Fieberspital”, che ha debuttato a Varsavia al Dark Mofo Festival lo scorso giugno 2014.
La sua popolarità in Italia è notevolmente aumentata nel corso degli ultimi anni, anche grazie al più che positivo riscontro di pubblico e critica.

http://www.auditoriumanzoni.it/diamanda-galas
Evento inserito il 27/11/2015, ultimo aggiornamento del 01/12/2015, visto 1594 volte (rate:3.17)

Teatro Auditorium Manzoni

Via Dè Monari, 1/2

Bologna (BO)

Informazioni sul locale:
(Nota: i dati sottostanti sono generici e potrebbero non essere validi per la serata specifica)
dalla stazione f.s. prima di arrivare in fondo a via Indipendenza (prima delle piazze Nettuno/Maggiore) lungo i portici a sinistra e nel vicolo avanti 50 metri.

http://www.auditoriumanzoni.it/
Tel. +39 051 261303 - +39 051 2960864

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