Logo DarkRoom Magazine
Darkroom List menu Room101 Room102 Room103 Room104 Room105 Room106 Room107 Room108 Room109 Reception
SYNTHPOP, FUTURE-POP, TRIP-HOP, CHILLOUT E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ACCESSIBILE E MELODICA
HARSH-ELECTRO, EBM, ELECTRO-INDUSTRIAL, IDM E TUTTA L'ELETTRONICA PIÙ ABRASIVA E DISTORTA
DARKWAVE, GOTHIC, DEATHROCK, POST-PUNK E AFFINI
INDUSTRIAL, AMBIENT, POWER ELECTRONICS E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ NERE ED OPPRIMENTI
NEOFOLK, NEOCLASSICAL, MEDIEVAL, ETHEREAL E TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DELICATE E TRADIZIONALI
TUTTO IL METAL PIÙ GOTICO ED ALTERNATIVO CHE PUÒ INTERESSARE ANCHE IL PUBBLICO 'DARK'
TUTTE LE SONORITÀ PIÙ DIFFICILI DA CLASSIFICARE O MENO RICONDUCIBILI ALLA MUSICA OSCURA
LA STANZA CHE DEDICA LA DOVUTA ATTENZIONE ALLE REALTÀ NOSTRANE, AFFERMATE E/O EMERGENTI
LA STANZA CHE DEDICA SPAZIO ALLE BAND ANCORA SENZA CONTRATTO DISCOGRAFICO

Mailing-List:

Aggiornamenti su pubblicazioni e attività della rivista


 

Cerca nel sito



Room 109

01-02-2010

SNUTTOCK

"Straight Jacket Life"

Cover SNUTTOCK

(Autoproduzione)

Time: (38:16)

Rating : 7.5

"Carved And Sutured" è l'album di esordio con cui abbiamo avuto il piacere di proporre per primi ai lettori italiani l'electro-wave degli Snuttock. Da subito ci siamo compiaciuti d'incontrare già al debutto una serie di idee, trascritte in suono, così ben formulate, e lo siamo ancora di più in questo secondo lavoro del duo di Baltimora, "Straight Jacket Life". Ancora autarchia produttiva che nell'artwork ricalca il tema di "Carved And Sutured" cambiando i colori dei toni dal bruno all'azzurro, nelle sue tinte gradatamente più scure. Anche il sound ricalca in parte quello dell'album precedente, maturando però verso suoni evoluti e complessi. La percezione della matrice Depeche Mode rimane: "Like You" viene qui riproposta ma con nuove vesti, ora sporcate da rumorismi ruvidi in contrasto con il tipico suono 'eighties' dell'originale. Le novità sono rappresentate dai groove più ombrati, a volte rallentati, che se vogliamo ricondurre a Gahan e soci dobbiamo visualizzare come un'evoluzione di "Black Celebration" e delle sue tracce abbandonate, inconsciamente riprese dai Nostri. Così Brian e Christopher Lee, in brani come "I" ed "Everybody", puliscono i droni dando loro grazia, tra noise industriali ed un tocco sepolcrale prima mancante. Anche la chitarra è più presente, a volte in piccoli arpeggi plettrati come in "Wander", mentre altrove i brani ("Lifeless" e "What" sono emblematiche in tal senso) si attestano sul tipico synth a 'stelle e strisce', con reef violenti in contrasto con le trame elettroniche. Suoni tipici in casa USA come da lezioni impartite in tanti album e produzioni di KMFDM e simili. Anche i momenti slow ci convincono: "Daydream" nasce da un profondo animo con grande senso compositivo, così decadente e malinconica. Pensare in futuro ad altre delicatezze elettroniche da meditazione simili non ci dispiacerebbe. Insieme ad "Empty" (semplicemente meraviglioso il piano) ci riporta ad alcuni vecchi lavori di Deine Lakaien: suoni per palati raffinati che gli Snuttock sono in grado di saziare con la loro concezione dell'elettronica, anche quando danceable. Due album in poco tempo, entrambi di livello dignitosissimo: attendiamo nel futuro un eventuale terzo lavoro sempre a questi livelli. Nel frattempo unitevi a noi nella stima per questo combo proveniente dal Maryland, terra di blues, ma ora anche di glaciale elettronica.

Nicola Tenani

 

http://www.myspace.com/snuttock