Concerto Sophia

uno degli eventi più attesi della stagione bronson 07
guest: società del caveau (avant rock - ita)
porte 21,30. ingresso 12 (10 in mailing list)

la serata prosegue ad ingresso libero dopo il concerto.
selezioni musicali a cura di len & diego

dopo la tragica fine dei seminali e splendidi God machine, Robin Proper-Sheppard, si riaffaccia sulla scena musicale con un nuovo progetto, i Sophia appunto, e unetichetta personale, la Flower Shop. La ferita nellanima di Proper-Sheppard è però troppo profonda e la sua musica è lontana anni luce dai monumentali muri di suono dei God Machine. Nel primo disco dei Sophia, Fixed Water (1996), sono quindi la ballate lente e malinconiche a prendere il sopravvento, con un songwriting nero e introspettivo che pone Proper-Sheppard nella tradizione introversa di Leonard Cohen e Neil Young. Lalbum, accolto molto bene da pubblico e critica, è trascinato dal singolo Are you happy now (che però non rende giustizia alle intense composizioni del disco) e il gruppo viene paragonato a Sparklehorse e persino allo stesso Young. The infinite circle (Flower Shop, 1998) continua lauto-analisi del tormentato leader del gruppo con unaltra collezione di spoglie, acustiche meditazioni. La musica dei Sophia è semplice ed austera, vicina alla poetica di Smog o Magnetic Fields. Tutto, comunque, appare maggiormente ricercato rispetto al lavoro desordio; le coordinate sono quelle di un folk rock moderno e malinconico, prevalentemente caratterizzato dal gentile incedere della chitarra acustica di Proper-Sheppard, coadiuvata da delicati innesti ritmici e di archi, volti ad impreziosire un panorama sonoro di sicuro effetto. Die Nachten (Flower Shop, 2001) è invece un disco dal vivo suonato con un complesso di dieci elementi, prima del quale Robin si era preso una vacanza dai Sophia per creare un estemporaneo progetto a nome The May Queens, insieme a membri di Elevate e Oil Seed Rape. Arriva nel 2004 su City Slang People are like seasons, considerato allora lalbum fino ad oggi più solare dei Sophia, e sul finire del 2006 vede la luce il nuovo, splendido Technology Wont Save Us, disco di grande respiro preceduto da una gestazione tormentata. Tutti i brani nascono infatti da una fase di profonda crisi creativa, culminata nella decisione di Proper-Sheppard di abbandonare tutto il materiale inizialmente concepito per il nuovo album e di ripartire da zero: trasferitosi da Londra in un cottage sperduto nel Suffolk, il songwriter californiano è rimasto isolato per quasi un anno, riflettendo sulla propria vita e suonando la chitarra davanti al caminetto. Le nuove canzoni sono arrivate di getto in un paio di mesi, con lausilio del fido batterista Jeff Townsin come unico compagno fisso ed una lunga lista di collaboratori a rifinire i contorni delle composizioni

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